Ingressi–Uscite digitali

La sigla per l’indirizzamento degli ingressi e delle uscite digitali in questo modello di PLC è composta da:

  • lettera che individua gli ingressi (E) o le uscite (A)
  • indirizzo di byte
  • punto di separazione
  • indirizzo di bit

Ad ogni posto connettore vengono riservati 4 byte consecutivi. Al posto connettore 4, dove è installato il primo modulo di I/O del PLC simulato, sono ad esempio riservati i byte 0, 1, 2 e 3. Al posto connettore 5 i byte 4, 5, 6 e 7, e così via. La tabella seguente riassume la corrispondenza tra posto connettore e indirizzi iniziali di byte riservati per i primi otto moduli.

Tabella 31: Corrispondenza posto connettore – indirizzo di byte per S7 300

Numero posto connettore

4 5 6 7 8 9 10 11

Indirizzo iniziale moduli digitali

0 4 8 12 16 20 24 28

Indirizzo iniziale moduli analogici

256 272 288 304 320 336 352 368

Il primo modulo del PLC simulato, essendo dotato di solo 16 canali di ingresso digitale, occupa allora gli indirizzi di byte 0 e 1, il secondo modulo occupa invece gli indirizzi 4 e 5. Rimangono quindi inutilizzati gli indirizzi di byte 2, 3, 6 e 7.

I 16 canali disponibili su ognuno dei moduli assumono un indirizzo di bit compreso tra 0 e 7 in corrispondenza del primo byte e del secondo byte, secondo quando riportato nella Tabella 32.

Il PLC simulato è composto, oltre che dalla CPU, da due moduli digitali di periferia: nell’ordine uno di ingresso ed uno di uscita. Quindi gli indirizzi per i canali di questi moduli sono:

  • da E0.0 a E1.7 per gli ingressi digitali
  • da A4.0 a A5.7 per le uscite digitali.

Vedremo in seguito che questa modalità di indirizzamento non fa riferimento diretto agli ingressi ed alle uscite fisiche del PLC, cioè alla periferia, ma alla immagine che di essi il sistema operativo costruisce all’interno della memoria della CPU. Le immagini della periferia sono state riproposte interamente nella CPU simulata; così all’interno del vostro programma potrete indirizzare, senza generare alcun errore, tutta l’immagine degli ingressi da E0.0 a E255.7 e tutta l’immagine delle uscite da A0.0 a A255.7. L’indirizzamento di variabili nelle immagini di processo, non corrispondenti a moduli di I/O, porta semplicemente a test o impostazioni di bit, byte o word di memoria senza condurre ad attivazione di uscite o valutazione di stato degli ingressi.

Ingressi e uscite (da intendersi sempre come immagine di processo degli ingressi ed immagine di processo delle uscite) sono indirizzabili anche a byte, a word ed a doppia word.

EB0 rappresenta il byte 0 dell’immagine degli ingressi e nel caso del PLC simulato il byte basso del modulo di ingressi digitali al posto connettore 4; EB1 rappresenta il byte successivo, quello corrispondente al byte alto dello stesso modulo e così via fino a EB255. Con l’ovvia limitazione che solo i byte a cui corrispondono effettivamente canali di ingresso su moduli assumono significato pratico.

AB4 e AB5 rappresentano invece i byte di uscita, rispettivamente alto e basso, per il modulo di uscite digitali nel posto connettore 5 anche se, ancora una volta, il campo ammesso per questo tipo di operando va da AB0 ad AB255.

Tabella 32: Indirizzi di bit per moduli nei posti connettore 4 e 5 per S7 300

Posto connettore 4

Posto connettore 5

Byte

Bit

Byte

Bit

0

0

4

0

1

1

2

2

3

3

4

4

5

5

6

6

7

7

1

0

5

0

1

1

2

2

3

3

4

4

5

5

6

6

7

7

Il primo modulo del PLC simulato, essendo dotato di solo 16 canali di ingresso digitale, occupa allora gli indirizzi di byte 0 e 1, il secondo modulo occupa invece gli indirizzi 4 e 5. Rimangono quindi inutilizzati gli indirizzi di byte 2, 3, 6 e 7.

I 16 canali disponibili su ognuno dei moduli assumono un indirizzo di bit compreso tra 0 e 7 in corrispondenza del primo byte e del secondo byte, secondo quando riportato nella Tabella 32.

Il PLC simulato è composto, oltre che dalla CPU, da due moduli digitali di periferia: nell’ordine uno di ingresso ed uno di uscita. Quindi gli indirizzi per i canali di questi moduli sono:

  • da E0.0 a E1.7 per gli ingressi digitali
  • da A4.0 a A5.7 per le uscite digitali.

Vedremo in seguito che questa modalità di indirizzamento non fa riferimento diretto agli ingressi ed alle uscite fisiche del PLC, cioè alla periferia, ma alla immagine che di essi il sistema operativo costruisce all’interno della memoria della CPU. Le immagini della periferia sono state riproposte interamente nella CPU simulata; così all’interno del vostro programma potrete indirizzare, senza generare alcun errore, tutta l’immagine degli ingressi da E0.0 a E255.7 e tutta l’immagine delle uscite da A0.0 a A255.7. L’indirizzamento di variabili nelle immagini di processo, non corrispondenti a moduli di I/O, porta semplicemente a test o impostazioni di bit, byte o word di memoria senza condurre ad attivazione di uscite o valutazione di stato degli ingressi.

Ingressi e uscite (da intendersi sempre come immagine di processo degli ingressi ed immagine di processo delle uscite) sono indirizzabili anche a byte, a word ed a doppia word.

EB0 rappresenta il byte 0 dell’immagine degli ingressi e nel caso del PLC simulato il byte basso del modulo di ingressi digitali al posto connettore 4; EB1 rappresenta il byte successivo, quello corrispondente al byte alto dello stesso modulo e così via fino a EB255. Con l’ovvia limitazione che solo i byte a cui corrispondono effettivamente canali di ingresso su moduli assumono significato pratico.

AB4 e AB5 rappresentano invece i byte di uscita, rispettivamente alto e basso, per il modulo di uscite digitali nel posto connettore 5 anche se, ancora una volta, il campo ammesso per questo tipo di operando va da AB0 ad AB255.

Tabella 32: Indirizzi di bit per moduli nei posti connettore 4 e 5 per S7 300

Posto connettore 4

Posto connettore 5

Byte

Bit

Byte

Bit

0

0

4

0

1

1

2

2

3

3

4

4

5

5

6

6

7

7

1

0

5

0

1

1

2

2

3

3

4

4

5

5

6

6

7

7

EW0 rappresenta la word di ingresso 0, composta dai byte EB0 ed EB1 che contiene l’intera informazione dei canali del modulo di ingresso. Il campo indirizzabile in questo PLC arriva fino ad EW254.

AW4 rappresenta la parola di uscita 4, composta dai byte AB4 ed AB5, che quindi rappresenta l’intera informazione per il modulo di uscita digitale. Il campo indirizzabile in questo PLC va da AW0 ad AW254.

Le doppie word di ingresso e di uscita contengono ognuna quattro byte a partire da quello con indirizzo uguale a quello della doppia word. Così, ad esempio, la doppia word ED0 sarà composta dai byte EB0, EB1, EB2 ed EB3. Il campo dei valori indirizzabili va da ED0 ad ED252, per gli ingressi, e da AD0 ad AD252, per le uscite.

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